Manrico Tiberi - Fotografo per difetto
Le fotografie sono la nostra memoria nel tempo quando i nostri ricordi iniziano a perdersi nel tempo che passa
VIOLENZA
01 - Manipolazione
Quante volte un coniuge/compagno dice all’altro parole apparentemente soft ma che poi sono alla fin fine risultano essere dissacranti, denigratorie, di assoluta disapprovazione. Cose che li per li non ci si fa caso ma che goccia dopo goccia fa crescere il malessere e incrina la nostra autostima. Il manipolatore ha cambiato tattica. Prima ci seduce, ora ci demolisce, lentamente. Con questo stillicidio di battute apparentemente innocenti (ma come ti sei pettinata? Ma come ti sei vestita? Il tuo trucco è inappropriato … la pasta era sciapa, etc etc) si corre lentamente verso la distruzione dei nostri punti fermi e della nostra autostima, insomma cominciamo a dubitare di noi stessi e ci rendiamo deboli ogni giorno di più. Ciò non bastasse, un altro meccanismo che spesso mette in moto, appartiene alla categoria del fare richieste contraddittorie. Cioè chiedere oppure ordinare una cosa e poi il suo contrario. Il risultato? A noi che ci piace tanto la montagna, oppure andare al cinema, senza sapere perché potrebbe capitarci di odiarli entrambi e ritrovarci al mare oppure al teatro (che prima non ci interessava) proprio e solo perché piace all’altro. Insomma completa spersonalizzazione, ovviamente nelle forme più estreme.
02 - Soffocamento
Quante volte un coniuge/compagno dice all’altro parole apparentemente soft ma che poi sono alla fin fine risultano essere dissacranti, denigratorie, di assoluta disapprovazione. Cose che li per li non ci si fa caso ma che goccia dopo goccia fa crescere il malessere e incrina la nostra autostima. Il manipolatore ha cambiato tattica. Prima ci seduce, ora ci demolisce, lentamente. Con questo stillicidio di battute apparentemente innocenti (ma come ti sei pettinata? Ma come ti sei vestita? Il tuo trucco è inappropriato … la pasta era sciapa, etc etc) si corre lentamente verso la distruzione dei nostri punti fermi e della nostra autostima, insomma cominciamo a dubitare di noi stessi e ci rendiamo deboli ogni giorno di più. Ciò non bastasse, un altro meccanismo che spesso mette in moto, appartiene alla categoria del fare richieste contraddittorie. Cioè chiedere oppure ordinare una cosa e poi il suo contrario. Il risultato? A noi che ci piace tanto la montagna, oppure andare al cinema, senza sapere perché potrebbe capitarci di odiarli entrambi e ritrovarci al mare oppure al teatro (che prima non ci interessava) proprio e solo perché piace all’altro. Insomma completa spersonalizzazione, ovviamente nelle forme più estreme.
03 - Vergogna
~~ The Team: ~~
Concept: Manrico Kubrika Tiberi
Photography: Manrico Kubrika Tiberi
Photoshop Wizard: Manrico Kubrika Tiberi
~~ Starring: ~~
Marina Masini
Valentina Mazzocchi
La vergogna è un’emozione comune, sperimentata da tutti noi. In caso di trauma, può esser meglio compresa se considerata come un cocktail tossico, frutto della combinazione di rabbia, ansia, umiliazione, imbarazzo e disgusto, mescolati insieme a una complessa serie di pensieri e comportamenti.
La vergogna è un’emozione che riguarda il senso di sé (chi pensiamo di essere) e come pensiamo di esistere nella mente degli altri. In altre parole, la vergogna è relativa al modo in cui vediamo noi stessi e come pensiamo gli altri ci vedano. Possiamo sentirci stigmatizzati socialmente per molti motivi, ad esempio se è successo qualcosa nelle nostre vite che ci fa sentire diversi dagli altri, come appartenere a una classe sociale diversa, avere una malattia sessualmente trasmissibile come l’HIV, aver sofferto di depressione, aver subìto un trauma o un abuso sessuale.
Il focus della vergogna può essere correlato al personale giudizio su come pensiamo e ci sentiamo, in questo caso parliamo di vergogna interna poiché la nostra attenzione, pensieri e sentimenti derivano dai nostri stessi giudizi e credenze interiori negativi.
Possiamo dirci che siamo sbagliati, diversi, inferiori, inutili, inadeguati, senza valore, disgustosi, cattivi, difettati, ecc. Tutto questo ci procura un forte sentimento di vergogna.
La ricerca recente ha persino suggerito che possiamo provare tipi di sentimenti verso noi stessi che hanno diversi effetti. Possiamo sentirci arrabbiati, irritati, frustrati oppure avere sentimenti di disgusto, disprezzo e odio per noi stessi. È molto importante riflettere su questo perché essere molto autocritici e odiare noi stessi, stimolerà continuamente il nostro sistema di minaccia che dà vita ai sintomi del trauma, allo stesso modo dei flashback.
Quindi possiamo vedere che la vergogna è un’esperienza complessa per molti aspetti; può portare a considerarci inadeguati, senza valore o cattivi e sperimentare emozioni quali rabbia, ansia, disgusto e umiliazione. Possiamo mettere in atto una serie di comportamenti per cercare di gestire i nostri sentimenti di vergogna, alcuni dei quali possono essere estremi e persino nocivi, come aggressività/sottomissione, ritiro, evitamento, autolesionismo, abuso di sostanze.