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Serie
UNA VITA PER LA CANZONE
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Ogni emissione di questa serie è composta da un volume tra le 40 e le 80 pagine e oltre (formato CD) comprendente un'ampia biografia, una presentazione critica, la discografia dettagliatissima, eventuali fotografie e altre appendici.
Il CD allegato ad ogni numero costituisce la riproposizione di una serie di esecuzioni tratte da dischi incisi dall'artista trattato nel periodo migliore della sua attività. Queste sono ricavate da esemplari in perfette condizioni e riversati nella più esatta tonalità, senza l'intervento di alcun filtro per la correzione del suono.

Carlo Buti

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Carlo Buti nasce a Firenze nel 1902, e muore a Montelupo Fiorentino nel 1963.
Di lui le enciclopedie musicali dicono soltanto: "Fu celebre negli anni trenta per il suo repertorio melodico-sentimentale innestato sui modi dello stornello popolare toscano". Nient'altro per un cantante dall'impostazione vocale molto seria (aveva studiato con Raoul Frazzi, maestro di Gino Bechi) e che in realtà "cavalcò" la musica leggera italiana per quasi trent'anni.
Perché se si vuole parlare con cognizione di causa della canzone italiana - o, meglio: all'italiana - si deve per forza parlare di lui: cantò ed incise su disco in pratica tutto quel che gli autori composero tra il 1929 ed il 1956, circa 1574 canzoni da lui diffuse in tutto il mondo.
Celeberrimo in patria, fu famosissimo anche negli USA e soprattutto in Sud America: ognuno di noi, di qualsiasi età, ha nella memoria almeno Faccetta nera, oppure Dove sta Zazà, Il primo amore non si scorda mai, Fiorin fiorello l'amore è bello… solo alcuni tra gli innumerevoli successi di colui che fu la causa del primo boom discografico in Italia, quando vendere mille copie di una canzone era un traguardo irraggiungibile per tutti gli altri. Il bel libro (l'unico finora scritto su questa importante figura nazionale) è suddiviso nelle tre originali dispense editoriali, ma conservato in apposita copertina-contenitore per eventuale rilegatura.

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